Studio Legale Niccolò Zampaolo. Immagine che rappresenta i pensieri di libertà Beniamino Zuncheddu, protagonista di io Sono Innocente.

Un insopportabile senso di ingiustizia è stata la sensazione che più mi ha colpito mentre sfogliavo le pagine di “Io sono innocente”. La storia di Beniamino Zuncheddu, raccontata con estrema delicatezza e lucidità da Mauro Trogu, è un pugno nello stomaco per chiunque creda nel valore intrinseco della  giustizia e dei diritti umani.

Quello che emerge, pagina dopo pagina, è il ritratto di un uomo spezzato, non tanto dagli eventi, quanto da un sistema che sembra aver dimenticato la sua missione fondamentale: proteggere l’innocente e punire il colpevole. In vero, in questa vicenda, sembra essersi consumato l’opposto.
L’incredibile forza d’animo di Beniamino, che nonostante tutto continua a gridare la sua innocenza, risuona con una potenza tale da far vibrare le corde più profonde della nostra coscienza.

Leggendo, mi sono ritrovato a riflettere su quanti altri “Beniamino” ci possano essere, intrappolati in un incubo legale, lontani dagli occhi del pubblico, schiacciati da una macchina giudiziaria che, in alcuni casi, può risultare implacabile e inesorabile. È un monito per tutti noi, professionisti del diritto, a non perdere mai di vista il vero scopo del nostro lavoro: la tutela della verità e della giustizia, a prescindere dalle difficoltà e dagli ostacoli che possiamo incontrare.

Beniamino, nella sua sfortuna, è stato fortunato ad aver trovato l’Avv. Trogu, ma quanti altri non hanno la stessa ventura?

“Io sono innocente” non è solo un libro, ma una chiamata alle armi per chiunque operi in ambito legale. Ci ricorda che dietro ogni fascicolo, dietro ogni nome su un documento, c’è una vita, una storia, un essere umano con sogni, paure e speranze. E che il nostro compito, più che mai, è quello di essere i guardiani di questi diritti.

Infine, una nota di speranza: io mi auguro che la storia di Beniamino Zuncheddu possa servire da lezione, affinché errori simili non si ripetano mai più e che ogni voce innocente trovi finalmente giustizia. In questo senso, “Io sono innocente” è un’opera di inestimabile valore, che tutti dovremmo leggere e tenere a mente, non solo come professionisti, ma anche come esseri umani.

Per altre storie di ingiustizia, leggi questo mio articolo su un caso avvenuto al Tribunale militare di Verona, oppure quest’altro in tema di G.P.A – procreazione assistita.